top of page

ANIMALI D'AFFEZIONE

  • Immagine del redattore: 00wildandfree00
    00wildandfree00
  • 6 feb 2016
  • Tempo di lettura: 3 min


Una categoria di animali, quella che comprende gli animali da compagnia o d'affezione, in teoria sembrerebbe più fortunata delle altre, perché i suoi contatti con gli esseri umani dovrebbero essere basati esclusivamente su un rapporto d'affetto.

Non è sempre così e sono purtroppo molti i pericoli e gli abusi cui gli animali da compagnia vanno incontro nella loro vita in mezzo agli uomini.

Maltrattamento


I casi di maltrattamento più comuni sono:

- la detenzione del cane a catena; questa "usanza" vige soprattutto nelle campagne, dove i cani sono spesso tenuti legati per tutta la vita;

- il picchiare o torturare gli animali, solitamente gatti e cani (soprattutto cuccioli, o di piccola taglia). Sono casi purtroppo abbastanza frequenti, sia contro animali randagi, che di proprietà di qualcuno;

- il gettare nel cassonetto dell'immondizia cucciolate di gattini appena nati;

- l'abbandono di animali, il non dar loro abbastanza da mangiare e da bere, non curarli quando sono feriti o malati;

- i combattimenti clandestini tra cani

Abbandono

L'abbandono di animali è un fenomeno tristemente noto e in crescita. Gli animali lasciati soli diventano dei randagi: vagano in cerca di cibo, e la maggior parte delle volte muoiono a causa di incidenti stradali, oppure di fame e di sete, oppure di tristezza. A volte vengono catturati da persone senza scrupoli, per finire in laboratori di vivisezione, o nel giro dei combattimenti clandestini. Nel migliore dei casi, il cane o il gatto viene ricoverato in un rifugio, dove sarà costretto a star chiuso in un box o in una gabbia fino a quando una nuova famiglia non lo adotterà. Molti però non vengono mai adottati, e passano tutta la vita in canile o gattile, spesso canili-lager sovraffollati, dove gli animali sono costretti a sopportare ogni genere di sofferenza, dalla mancanza di cibo e di acqua, alle malattie, alla sporcizia, alla solitudine, all'aggressione da parte di altri simili, e a sevizie.

Vendita di animali


La vendita di animali d'affezione costituisce un grave abuso verso gli animali, per vari motivi:

1. Gli animali vengono considerati oggetti, cose che si possono comprare, vendere e quindi gettare via o uccidere quando ci si stufa.

2. Ci sono moltissimi animali nei rifugi che attendono di essere adottati: è a loro che bisogna dare una casa, anziché far nascere nuovi animali negli allevamenti commerciali.

3. Negli allevamenti di cani per la vendita al pubblico, spesso (anche se non sempre) le cagne vengono sfruttate come fabbriche di cuccioli, sfornando una cucciolata dietro l'altra. I cuccioli che rimangono invenduti in taluni casi fanno una brutta fine (quando sono troppo grandi non si vendono più).

4. Spesso i cuccioli arrivano dai paesi dell'Est, dove costano meno ma non sono curati. Dopo estenuanti viaggi, trattati come "merce", arrivano nei negozi italiani, dove vengono venduti a caro prezzo. Dopo poche settimane dall'acquisto, accade spesso che i cuccioli manifestino gravi malattie, e in diversi casi ne muoiano.

5. Nel caso si tratti di criceti, cavie, topolini, conigli, uccellini, questi animali vengono tenuti continuamente in gabbia, prigionieri per tutta la vita.



Animali esotici


In caso di animali esotici, come tartarughe d'acqua, rettili, pappagalli, o ancora peggio, leoni o tigri, la situazione è ancora più grave, perchè questi animali sono sempre costretti a vivere in prigionia, in piccole vasche, gabbie, teche o trespoli, in un ambiente completamente estraneo rispetto al loro habitat naturale, spesso tenuti da persone del tutto inesperte delle loro reali esigenze. Gli animali catturati nelle loro zone d'origine vengono strappati a una vita libera, costretti a viaggi massacranti, durante i quali la maggior parte di loro trova la morte. I pochi "fortunati" che sopravvivono, dovranno vivere prigionieri per sempre. Per quelli nati in cattività, la prigionia dura invece tutta la vita. Esiste poi il problema della liberazione in natura di questi animali: molti "padroni" si stancano dopo un po' e si liberano dell'animale, che muore presto di stenti oppure, quando riesce ad adattarsi, entra in competizione con la fauna già presente, causando squilibri "risolti" dagli esseri umani con eradicazioni (cioè: uccisioni di massa).



NON SI DEVE MAI TENERE UN ANIMALE PER IL SOLO GUSTO DI VEDERLO, DI TOCCARLO, DI POSSEDERLO: SOLO SE POSSIAMO DARE UNA VITA FELICE A UN ANIMALE ABBANDONATO COMPIAMO UN ATTO DI GENEROSITÀ. IN TUTTI GLI ALTRI CASI SI TRATTA DI UN ATTO DI EGOISMO.

 
 
 

Comments


RECENT POSTS:
SEARCH BY TAGS:

© 2016 by Wild and Free

bottom of page